La revisione della norma UNI 7697 del 2014, “Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie” ,  regola la scelta del tipo di vetro da impiegare nelle varie applicazioni in funzione delle destinazioni d’uso e dei rischi in materia di sicurezza.

Tra le novità più importanti impone l’obbligo in capo ai produttori di infissi dell’adozione di vetrate isolanti dotate di lastre interne di sicurezza nel caso siano poste ad altezza superiore di 100 cm dal piano di calpestio.

In particolare prevede che:

le lastre interne di vetrocamere di serramenti, posti ad altezza superiore ai 100 cm dal piano di calpestio, siano di sicurezza.

Possono essere di vetro temprato oppure stratificato così classificati per quanto riguarda la resistenza all’urto secondo UNI EN 12600:

vetro temprato: classe minima 1C3;

stratificato: classe minima 1B1

Questo comporta che per le finestre poste sopra il metro dal piano calpestio il vetro interno deve essere un vetro di sicurezza, quindi a differenza del vecchio dettato normativo la revisione della norma impone per le finestre sempre una lastra stratificata 3+3.1 lato interno.

Ulteriori novità introdotte dalla norma sono:

Porte finestre devono essere con vetro di sicurezza;

Applicazioni di vetro temprato ad altezze superiori di 4 metri la cui rottura possa proiettare frammenti, il vetro deve essere stato sottoposto al test di HST;

Parapetti anche se completamente intelaiati debbono essere realizzati con un pvb 0.76;

Per tutte quelle applicazioni come: parapetti, tettoie, pavimenti, gradini calpestabili, in cui la rottura di tutti i vetri stratificati comporti il collasso del manufatto, non potranno più essere realizzati se non prevedendo almeno uno dei seguenti componenti: Vetro ricotto, plastico rigido, vetro indurito.

La sopra menzionata normativa mette in grave condizione i produttori di serramenti perché essendo una norma cogente (è resa cogente dal Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 “Codice del consumo, a norma dell’articolo 7 della legge 29 luglio 2003, n. 229”) sono obbligati ad attenersi immediatamente a quanto prescritto dalla stessa.

La stessa sta dando luogo, almeno nel breve periodo, ad un grave disorientamento, si pensi ad es. alla gestione degli ordini redatti prima del 22 maggio oppure ai capitolati redatti prima dell’entrata in vigore della stessa; si pensi ancora alle vetrerie, che fine faranno le scorte di vetro che adesso non potranno più essere utilizzate?

Quello che viene maggiormente criticato è il fatto che una norma (ad eccezione del decreto legge) nazionale entra in vigore dopo 15 giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, mentre non può una normativa europea senza aver fatto a monte una adeguata pubblicità entrare in vigore nell’immediato e mettere in grave difficoltà l’intero settore.

Per ultimo, a favore della norma, occorre rilevare che l’applicazione della normativa UNI 7697 avrà un effetto estremamente positivo nell’incremento della sicurezza e servirà ulteriormente a limitare gli incidenti domestici che sono ancora tanti e dove, purtroppo, alcuni poi degenerano in decessi.

Le varie versioni della UNI 7697 la cui prima stesura è stata nel 1977, sono servite a salvare molte vite umane, a ridurre il numero di infortuni ed è sempre stata additata in tutta Europa come norma di sicurezza per il vetro in edilizia da imitare.

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